ARTABÀN. LA LEGGENDA DEL QUARTO RE MAGO
Poema contadino
Con Antonio Catalano, il Mago Povero.
Testo di Antonio Catalano, consulenza antropologica del prof. Piercarlo Grimaldi, coordinamento Patrizia Camatel e Massimo Barbero, produzione casa degli alfieri / ARTEPO (ARchivio TEatralità POpolare)
con il sostegno del MiC e della Regione Piemonte.
Nell’ambito di Cuntè Munfrà 2023, dal Monferrato al Mondo.
“Quattro erano i tre Re Magi”, recita un’antica formula.
E allora perché il quarto ha mancato l’appuntamento con gli altri a Betlemme, per adorare il Bambinello? Che strada avrà imboccato? E che doni portava con sé?
Domande che trovano una risposta nel dolce racconto di Antonio Catalano, poeta della Meraviglia e delle piccole cose, che rivela la vicenda del Mago Artabàn, intento a ricucire il mondo e ad inseguire stelle con la coda, in una giullarata a capitoli.
Si sta tutti insieme come in un’antica veglia ad ascoltare parole, magie, canti e lettere d’amore; viaggiando con il Mago sul suo dondolante cammello, si faranno incontri inaspettati e indimenticabili, tra sorrisi e commozione, stupore e misteri dalla notte dei tempi.
Ed ora attenti bene, richiama più volte il Narratore Incantatore, aprite tutti orecchie e cuore per ascoltare la storia del Mago Artabàn, perché scoprirete che il Quarto Re Mago, quello che si è perso la Stella e la strada, che si è impolverato e ha consumato i sandali, che ha speso la vita a cercare, a imparare… a vivere, insomma… assomiglia proprio tanto ad ognuno di noi.
Antonio Catalano (Potenza,1950).
È attore, scrittore, pittore, scultore, poeta, panettiere, costruttore di mondi sensibili e cofondatore della Casa degli alfieri, noto centro di produzione artistica con sede nell’omonima casa-teatro sulle colline del Monferrato (in provincia di Asti).
La sua personale cosmogonia, tutte le sue esplorazioni e le sue provocazioni tra teatro e arti visive sono gli “Universi Sensibili”: cosmogonia portatile e quotidiana, eppure complessa e immaginifica, che Catalano condivide con gli artisti della Casa degli alfieri.
È ideatore della poetica della Pedagogia Povera, che diffonde in tutto il mondo.
È autore e illustratore di numerosi libri.